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27.11.03

Euroscontro

Ieri l'Ecofin, cioè la Commissione dei ministri delle finanze UE, ha votato contro le richieste della Commissione e della Banca Centrale Europea di applicare le sanzioni a Francia e Germania per aver superato il 3% del deficit/pil nel 2002, come previsto dal Patto di stabilità.
Contrariata la Commissione (Prodi: scelgono le regole come i piatti al ristorante") e la BCE (Trichet: "comporta gravi rischi per la moneta unica"). Commenti positivi da alcuni governi (Italia) e industriali.
Linea defilata per i governi di Francia e Germania, che da soli fanno mezza Europa della zona Euro.
Per il resto molto, strano silenzio.
D'altra parte l'unica preoccupazione della BCE è il mantenimento della stabilità dei prezzi e cioè l'inflazione, senza quasi nessun'altra strategia di politica economica, anche perchè è una banca fatta ad immagine e somiglianza della Banca Centrale Tedesca.
Tremonti dice che il Patto non è in discussione, ma serve maggiore flessibilità.
Chi ha ragione? Difficile dirlo.
E' meglio chiedersi chi ci perderà da questo precedente. Probabilmente i Paesi più deboli, tra cui l'Italia, che potevano giustificarsi politicamente per l'adozione di politiche di bilancio restrittive, e quindi impopolari, puntando sui vincoli del Patto di stabilità. Ora, se si diffonderà lo stimolo ad aggirare il Patto, i governi che lo faranno dovranno assumersi le loro responsabilità politiche.
E si vedrà quali risultati otterranno quei Paesi, come l'Italia, che ritengono che senza il Patto l'economia crescerà meglio e i conti pubblici ne beneficeranno grazie ad una politica fiscale espansiva.
Tremonti ha già pronta la riforma fiscale dal 2004 (solo una parte in verità) e il condono fiscale anche per il 2002. Ma questo è un altro discorso.
Il fatto è che l'effetto domino contro l'Euro è cominciato ieri.

Posted by Peter Kowalsky at 14:26 | Comments (0) | TrackBack

RaiOt

Su Sinistrefigure i video di RaiOt dell'Auditorium di Roma.

Posted by Peter Kowalsky at 09:24 | Comments (0) | TrackBack

26.11.03

Dente per dente

Tre a zero ad Highbury?
E questo 1 - 5 a San Siro?
Tranquilli, l'Arsenal è probabilmente la squadra meglio organizzata del momento e Henry il migliore centrocampista d'Europa.

Posted by Peter Kowalsky at 10:02 | Comments (0) | TrackBack

Free solo

zakHeinz.jpgStavo leggendo su Domenica, l'inserto del Sole 24 Ore, la recensione di Vertical, l'ultimo libro di Reinhold Messner dove ricostruisce "100 anni di arrampicata su roccia", dalle origini ottocentesche fino a Alex Huber, giudicato da Messner "il miglior arrampicatore del mondo".
Alex Huber è il maestro del free-solo, cioè dell'arrampicarsi slegato e da solo. In Alp Wall di ago/set, Alex Huber racconta come ha vissuto, un anno fa, la ripetizione in free-solo della direttissima “Hasse Brandler” sulla nord della Cima grande di Lavaredo, con le immagini inedite del grande fotografo Heinz Zack.
Fu scalata la prima volta nel 1958 in cinque giorni con duecento chiodi, Alex Huber l'ha ripetuta in quattro ore in free-solo, portandosi solo un casco e un sacchetto di magnesite. Casco assolutamente inutile, dato che non usava corde nè aveva un compagno. E cadere da lì significa finire a molti metri dalla base della parete, tale è lo strapiombo.

Posted by Peter Kowalsky at 07:35 | Comments (0) | TrackBack

24.11.03

Gerusalemme! Gerusalemme!

fini_gerusalemme.jpgDiciamo che ce l'ha fatta. E' da ieri in Israele, contro tutte le avversità.
Non è successo nulla che all'ultimo facesse rinviare il viaggio e, al momento, non è accaduto niente che lo debba far ritornare anzitempo.
Oggi si registra solo il nubifragio in Liguria, la protesta dei lucani, e all'estero l'incendio a Mosca, insomma robetta.
Fini è a Gerusalemme, finalmente.
Oggi tutte le prime pagine sono per lui, con o senza kippà. "Infami le leggi razziali italiane", "Sul muro c'è un pregiudizio evidente", e poi "Dobbiamo farlo per conoscere i nostri giusti e per tramandarne l'esempio dobbiamo farlo per denunciare le pagine vergognose che ci sono nella storia del nostro passato".
E in quello un po' più recente?

Posted by Peter Kowalsky at 17:01 | Comments (0) | TrackBack

The Sound of NASDAQ

Si collega via internet alla Borsa di New York, sceglie una trentina di titoli, ad ogni cinque assegna uno strumento che suona in rapporto alla variazione delle quotazioni, campionando il tutto con un apposito software di sua creazione.
Questo ha fatto Fabio Cifariello Ciardi alla prima di The Sound of NASDAQ, lo scorso 22 novembre al Goethe Institut di Roma.
La voce dell'economia.
Un assaggio (non di "The Sound of NASDAQ" ma di "Metafore") qui.

Posted by Peter Kowalsky at 14:14 | Comments (0) | TrackBack

23.11.03

Incursioni

herbert.jpgA chi interessa la musica sperimentale, il 30 novembre a Roma all'Auditorium Parco della Musica, il SonarSound in collaborazione con il Romaeuropa Festival organizza una serata con alcune proposte interessanti, tra cui Matthew Herbert con la Matthew Herbert Big Band.
Herbert (aka Doctor Rockit, Wishmountaine e Radio Boy) significa elettronica sperimentale in sintonia con il PCCOM (Contratto Personale per la Composizione della Musica) che lui spiega così: "E' giunto il momento in cui ognuno assuma la responsabilità personale e politica dei suoni che utilizza. A meno di accettare passivamente di essere pedina inconsapevole dell'Impero del download e della globalizzazione elettronica." In sostanza divieto di utilizzare sonorità provenienti da opere altrui e regolamentare rigidamente la creazione e l’uso delle proprie.
Musica sperimentale ma con atmosfere jazz-swing, da ascolatere rigorosamente la notte.
Un genio. Ma prima di andarci, per chi non lo conoscesse, ascoltare questo, questo e questo.

Posted by Peter Kowalsky at 15:32 | Comments (0) | TrackBack

Keep The Ball Alive

Il nuovo spot Nike che simula una partita di rugby in strada, uscito ieri in Italia, è semplicemente f a n t a s t i c o.
Lo puoi vedere con un po' di pazienza qui (QuickTime) o direttamente sul sito di Nike Australia.
Ed il finale è questo.
Keep the Ball Alive: prodotto da Revolvers Films, regia di Steve Rogers.

Posted by Peter Kowalsky at 13:07 | Comments (0) | TrackBack

Allenamenti-tortura

Repubblica.it riporta oggi lo scandalo degli allenamenti "choc" degli Sprinboks, la nazionale di rugby sudafricana, che venivano effettuati da un gruppo di istruttori dei corpi speciali della polizia, e pubblica quella che chiama "la foto della vergogna".
Che Moratti ci abbia fatto un pensiero?

Posted by Peter Kowalsky at 11:48 | Comments (0) | TrackBack

22.11.03

Battaglia tra emisferi

wilko.jpgLa battaglia tra l'emisfero sud e quello nord nella coppa del mondo di rugby si è conclusa in parità, con la Nuova Zelanda che ha surclassato la Francia nella finale per il terzo posto, e oggi con la vittoria dell'Inghilterra sull'Australia.
Ma l'Inghilterra si porta, meritatamente, a casa la coppa, in un match finito ai supplementari. Grande, grande partita, vinta da chi alla fine meritava di più.
E nel complesso bella e avvincente coppa del mondo.
Vorrei dire solo due cose a Gigi Garanzini (dato che non ho la sua email), che qualche giorno fa' aveva criticato su La Stampa le telecronache di Vittorio Munari, rimpiangendo quelle soft di Paolo Rosi. Non so quanto assiduamente Garanzini segua il rugby, ma forse dovrebbe capire che i tempi sono cambiati e le telecronache sobrie (e narcotiche di Rosi) non so quanto possano avvicinare i giovani al rugby. Parlare di "eccessi verbali e acustici" e di "evocazioni belliche" di Munari (che tra l'altro mi è molto simpatico) non ha proprio senso. O il rugby in Italia deve rimanere sport minore, anche considerando la quasi nulla attenzione data dalla Rai?

Posted by Peter Kowalsky at 13:36 | Comments (0) | TrackBack

21.11.03

Bush's UK visit

Top Ten George W. Bush Complaints About England

10. "Clocks are five hours fast"
9. "Everybody's speaking some crazy foreign language"
8. "Harry Potter won't return phone calls"
7. "So touchy about minor things...like going to war under false pretenses"
6. "They don't know where Saddam is either"
5. "Queen Elizabeth not half as funny as 'King of Queens'"
4. "Disappointed to learn 'Big Ben' is just a giant clock"
3. "Pack a gum costs 2 pounds -- who carries two pounds of money?!"
2. "I've been here for 36 hours and Prince Charles hasn't made a single move on me"
1. "Driving on the left reminds me of my drinking days"

E sempre al Late Show ho sentito all'incirca questo:
"L'Inghilterra è nostro alleato, no? Se mi fanno tutte queste manifestazioni di protesta chissà cosa succede se vado in visita in un paese nemico..."

Posted by Peter Kowalsky at 16:47 | Comments (0) | TrackBack

19.11.03

Update!

Dopo avere scritto qualche ora fa qui sotto sulla sfiga mediatica di Gianfranco Fini, ecco un altro fatto che capita giusto mentre Sharon è in Italia.

Posted by Peter Kowalsky at 14:38 | Comments (0) | TrackBack

Sfiga mediatica

Sharon_berlusconi_fini.jpgMa l'avete visto ieri sera, lincontro tra Ariel Sharon e Gianfranco Fini? Li avete visti gli occhi di Fini quando, dopo Berlusconi, ha stretto la mano ad Ariel? Di quanti kg sarà ingrassato il nostro vicepresidente del Consiglio? Erano gli occhi teneri e imbarazzati di un bambino che si trova finalmente davanti il suo idolo.
Si, mi fa proprio tenerezza Gianfranco Fini.
Mi fa anche tenerezza per la continua sfortuna mediatica che gli ostacola qualunque avvicinamento allo Stato di Israele. In attesa del tanto sospirato viaggio a fine mese in terra ebraica, se non si frapporrà chissà quale altra sfiga, di questa prima stretta di mano oggi se ne parla poco.
Le prime pagine sono ancora per i funerali di Stato di ieri e le prevedibili polemiche del giorno dopo, per l'arresto di Serena Grandi e di altri della Roma-bene per cocaina e ragazze squillo, per i blocchi stradal al sud per la faccenda delle scorie nucleari, e chissà cosa altro succederà oggi prima che Sharon torni a casa.
Speriamo arrivi presto fine mese senza altre sfighe.

Posted by Peter Kowalsky at 11:02 | Comments (0) | TrackBack

Un'educazione socialista

A volte ti trovi in qualche aeroporto e devi aspettare. Non puoi nemmeno più fumare, se non vuoi farlo di nascosto nei bagni. Ti senti un idiota, aspettando. Hai due alternative: fare un abbonamento a Megabeam e usare per qualche ora internet, oppure leggere. Ma deve essere un libro che ti prenda dall'inizio alla fine. Magari di un umorismo fresco e un po' delirante. Io l'altro giorno ho letto Militarmusik di Wladimir Kaminer, ed ha funzionato.
Questo è l'incipit:
"Nel 1967 il nostro paese celebrava un importante anniversario: il cinquantenario della grande Rivoluzione d’Ottobre. I cittadini socialisti qualunque che vivevano nella società reale non avevano molte ragioni per essere orgogliosi del proprio paese e dell’ordine che vi regnava sovrano. Quell’ordine creava una serie di problemi: il problema delle salsicce, il problema dello zucchero, il problema del burro e innumerevoli altri problemi che ai loro occhi rendevano l’Unione Sovietica poco attraente. Agli occhi di un romantico, invece, la realtà aveva un mucchio di aspetti positivi. Nel balletto infatti eravamo i numeri uno. Nessuna ballerina al mondo sapeva saltare come le nostre. Anche la costruzione della più grande centrale nucleare era stata possibile solo in Unione Sovietica, ed eravamo stati noi i primi a spedire un uomo nello spazio.

Il primo cane, il primo uomo, il primo razzo. Tutti impressionanti risultati e straordinarie conquiste raggiunti grazie alla grande Rivoluzione d’Ottobre. Era appunto quanto si festeggiava nell’anniversario del 1967. Giornali, trasmissioni televisive, programmi radiofonici, assemblee di fabbrica non facevano che riportare quei successi e le fulgide prospettive per il futuro. La gente stava a sentire ed era in tutto e per tutto grata alla grande Rivoluzione d’Ottobre. Grata per la danza e grata per Jurij Gagarin, il cui libro La vista di lassù secondo i piani sarebbe dovuto uscire per i festeggiamenti dell’anniversario. Sulla “Literaturnaja Gazeta” erano state pubblicate alcune anticipazioni dell’opera di Gagarin. Il cosmonauta vi raccontava quanto, di lassù, l’Unione Sovietica fosse magnifica: i fiumi blu, le montagne innevate e le foreste verdi e ubertose. Ma Gagarin si era permesso anche qualche annotazione critica: “Molti fiumi ancora aspettano un ponte, molte steppe ancora devono essere coltivate, molti piccoli villaggi ancora non hanno l’elettricità. Abbiamo ancora parecchio da fare”.
In quel momento due cagnette, Bel’ka e Strel’ka, vorticavano insensatamente attorno alla Terra da ormai sette anni insieme alla loro capsula, che era stata sparata nel cosmo prima di Gagarin. Ufficialmente le avevano dichiarate morte, e del resto non avevano mai previsto di far rientrare sulla Terra la loro capsula. Nell’insediamento aerospaziale Città delle Stelle, vicino a Mosca, avevano però costruito un piccolo museo che ospitava alcuni souvenir di Bel’ka e Strel’ka, i cui nomi, tradotti, più o meno vogliono dire “scoiattolina” e “freccina”.
Tutti i giovani pionieri che per i loro meriti scolastici venivano premiati con una visita alla Città delle Stelle potevano ammirarvi il collare di Scoiattolina e la museruola di Freccina, con tanto di foto di entrambe. Le cagnette avevano condotto un’esistenza modesta e non avevano posseduto molto di più. La maggior parte dei giovani pionieri del resto non si interessava tanto al museo quanto al negozio di alimentari dell’insediamento aerospaziale, in cui già allora si potevano acquistare cose piuttosto fuori dall’ordinario, come per esempio lunghe sigarette More. Stando a quanto asserivano i cosmonauti, tra cui lo stesso Gagarin, le eroiche Bel’ka e Strel’ka però erano ancora vive. Si raccontava che Gagarin in una conversazione privata avesse ammesso di aver visto dall’oblò del suo razzo la capsula delle cagnette e di aver sentito abbaiare forte nell’universo. La cosa non era durata che pochi secondi, poi la capsula era sfrecciata via lontano da Gagarin e i latrati si erano dissolti nel nulla.
A scanso di ulteriori “fraintendimenti”, nel 1967 la capsula delle cagnette venne distrutta una volta per tutte. Proprio in quel periodo, a quanto pareva senza motivo, Gagarin incominciò a bere, e non poté più concentrarsi sul suo libro La vista di lassù. Che a dire il vero avrebbe dovuto esser finito da un pezzo. Ai suoi colleghi cosmonauti Gagarin raccontava che l’universo era un buco nero, che la Terra sembrava una zucca marcia e che di lassù l’Unione Sovietica non si riusciva nemmeno a distinguerla. E così la sua opera letteraria rimase per sempre incompiuta. Gagarin venne sospeso dal servizio e per la frustrazione si mise a fare giri insensati con il piccolo aeroplano che gli aveva regalato Chruscev. Volava tra le nuvole cercando la morte, finché nel 1968, finalmente, precipitò. In seguito gli dedicarono una valle sulla Luna, che peraltro si trova nella parte in ombra del satellite e dalla Terra non è mai visibile. Inoltre ribattezzarono una cittadina con il suo nome. Ma era una cittadina molto piccola, senza collegamento ferroviario e senza aeroporto: insomma, più che altro un paese. Poco prima della morte di Gagarin, nacqui io."
Militarmusik, Wladimir Kaminer

Posted by Peter Kowalsky at 07:28 | Comments (0) | TrackBack

18.11.03

In fila nella notte

Le immagini dei funerali di Stato delle vittime della strage di Nassiriya sono appena state trasmesse e continuo a non capire.
Capisco che a un funerale di Stato ci debba essere la plétora dei rappresentanti dello Stato. E capisco anche che succeda che i parenti delle vittime non trovino posto in chiesa perchè tutti sono stati occupati dai rappresentanti dello Stato.
Proprio perchè sono funerali di Stato.
E capisco pure che il cardinale Ruini abbia preparato una predica che esprima la politica e gli interessi del Vaticano ("non fuggire") in questo momento di forte contrapposizione.
Quello che non capisco è la straordinaria partecipazione della gente comune.
E non capisco ancora di più le motivazioni che vengono date, almeno ad ascoltare le interviste. Eppure non stavano difendendo la Patria, il territorio o i nostri interessi più vitali. Qualunque cosa facessero la stavano facendo in modo molto umano. Ma in una guerra che non ci riguarda.
Sembra avessimo bisogno di un fatto come questo per farci sentire nazione.
A volte il calcio non basta più.
Credo sia un errore non separare il dolore, quello sì legittimo e sacrosanto, dei parenti, da quello partecipativo ed emozionale della gente.
Se non venisse fatto, già domani questi morti e il perchè della loro morte sarebbero già dimenticati.
Se non venisse fatto verrebbe a mancare un minimo di analisi storica di questa vicenda.
E così verrebbero anche dimenticate le responsabilità politiche di chi li ha mandati a morire lontano dall'Italia.
A me ora interessa solo che i familiari di queste vittime possano avere dallo Stato l'aiuto necessario per garantire il loro futuro.
Noi dovremmo invece ragionare a mente fredda e chiederci quello che fino a una settimana fa' non ci interessava chiederci.

Posted by Peter Kowalsky at 14:48 | Comments (0) | TrackBack

14.11.03

Lutto nazionale

Se non sbaglio, l'unica guerra vinta dagli americani è stata la seconda guerra mondiale.
Da quella volta le loro strategie si sono rivelate sbagliate.
A volte anche nefaste, e non solo per loro purtroppo.
Quando ci si sente impero si ragiona in grande ma non si sa vedere vicino.
Anche stavolta, in Iraq, il risultato sembra essere dannatamente pericoloso.
La guerra in Iraq era sbagliata.
Si è voluto eliminare un tiranno, come tanti altri, che ha avuto la sfortuna di avere il culo bagnato da un mare di petrolio.
Ma che non aveva legami con il terrorismo.
Finchè non sono arrivati gli americani.
Ed ora l'Iraq si è trasformato in una palestra per il terrorismo. Saddam si è avvicinato a Osama.
Non voglio parlare dei militari italiani che sono in Iraq. Credo vadano lì, o in altri posti, davvero con lo spirito di chi sta compiendo una missione umanitaria.
Lo dico anche se penso che forse non è stato sempre così, pensando alla Somalia.
Ce l'ho invece con gli irresponsabili che li hanno mandati lì, con il solo scopo di inventarsi una facile politica estera che fosse compiacente agli americani.
Ed ora, che si fa? Torniamo a casa o restiamo?
Chiediamolo agli americani se il terrorismo si combatte con i militari.
Forse adesso lo stanno capendo. Forse.
Sembra che gli americani agiscano solo in termini cinematografici: trovare sceneggiature per nuovi film. Dopo quelli sulla Korea, il Vietnam, L'Iran, la Somalia, ora arriverà il filone di film sull'Iraq.
Il filone sulla stupidità americana e di coloro che gli danno corda non finirà mai.

Posted by Peter Kowalsky at 14:36 | Comments (0) | TrackBack

Modica quantità

Forse non ho capito bene.
Ora fumare uno spinello equivale a farsi un acido?
E la soglia sopra la quale scattano le sanzioni penali è di mg. 250 per la cannabis e di mg. 500 per la cocaina?
Ho capito bene lo spirito della nuova norma?

Posted by Peter Kowalsky at 14:33 | Comments (0) | TrackBack

13.11.03

Spo(r)t

Come spiegare ad un extracomunitario appena sbarcato che paese è l'Italia?
L'Italia è un paese dove succede che il Parlamento venga chiuso per lutto invece di essere affollato una volta tanto dagli onorevoli, dove succede che nella stessa giornata di lutto una partita di calcio della nazionale non venga per lo stesso motivo rinviata, e dove accade che il minuto di silenzio allo stadio non venga trasmesso dalla tv pubblica per far andare la pubblicità.
Capirà?

Posted by Peter Kowalsky at 12:16 | Comments (0) | TrackBack

12.11.03

Antica Babilonia

Berlusconi, concludendo pochi minuti fa il suo intervento al Senato sull'attentato di Nassiriya: "Era il nostro dovere, e noi lo abbiamo compiuto".
Ma perché quest'uomo neanche in questi momenti mi convince?
E Ciampi, poco prima di partire per gli USA: "Le nostre Forze Armate sono in Irak su mandato e per volontà del Parlamento. Tutta l'Italia si stringe attorno a loro e li sostiene in questo momento, in questa dura prova."
L'Italia si stringe. Ma l'Italia sapeva o se n'è accorta adesso?
Rutelli: "Non è questo il momento per una lettura critica della guerra e del dopoguerra, oggi non è il giorno per discutere. Nei prossimi giorni sarà necessario sottoporre gli indirizzi e la natura e gli obiettivi della presenza militare italiana in Iraq ad una revisione attenta che deve mirare a non lasciare il campo libero ai terroristi mentre si accelera la transizione indispensabile verso il comando da parte dell'Onu e il ritorno a una sovranità irachena".
Tipico discorso rutelliano che dovrebbe accontentare tutti.
Il momento è propizio per approvare senza indugio finanziaria e legge Fini sulla droga.
E buon Porta a Porta a tutti.

Posted by Peter Kowalsky at 16:44 | Comments (0) | TrackBack

Olimpiadi

Mi segnalano l'introduzione di nuove specialità olimpiche.
Ad esempio questa, questa e questa.
Forse la Rai non le trasmetterà, ma Sky ci sta pensando.

Posted by Peter Kowalsky at 10:10 | Comments (0) | TrackBack

11.11.03

Luttazzi

"Berlusconi? E' un megalomane. Figuratevi che s'è fatto venire un'ernia all'aureola."
"Perché ce l'ho con D'Alema? Semplice. Con i governi di destra non mi viene l'erezione e col suo ho avuto un sacco di problemi."
"Perché Bossi l'hanno fatto ministro? Perché al suo confronto gli altri sembrano sani di mente."
"Fini ha proposto una legge per penalizzare le droghe leggere: ma non si possono mettere le manette alla marjuana, è una piantina piccola piccola."
"Per Rutelli c'è speranza, anche se Berlusconi le elezioni le ha vinte contro di lui e quindi ci sarebbe poco da vantarsi. Se hanno ricavato la penicillina dalla muffa qualcosa di buono ricaveranno anche da Rutelli."
"Fede considera D'Alema il miglior politico di sinistra. Fossi in D'Alema mi farei qualche domanda."
Daniele Luttazzi, ieri sera a "Cinquanta".

Posted by Peter Kowalsky at 14:28 | Comments (0) | TrackBack

iSkin

Il tuo gadget preferito è troppo delicato? Si sporca facilmente? Ti danno fastidio graffi e ditate?
Prova iSkin per iPod.

Posted by Peter Kowalsky at 14:19 | Comments (0) | TrackBack

10.11.03

Italia Italia

Non avrei mai immaginato che anche su questo governo Berlusconi potesse presentarsi in modo così minaccioso l'ombra della crisi.
Ero convinto che stavolta, dopo l'esperienza del primo governo, sarebbe arrivato tranquillamente alla fine. Blindando Bossi. Invece la Lega si prepara (almeno a parole) a rifare esattamente quello che fece in passato.
E il centrosinistra? Unito, solo perché c'é Berlusconi. Perfino Bertinotti pare d'accordo per le liste uniche alle europee. E poi?
Che il programma dell'opposizione abbia in comune solo la fine di Berlusconi, è assai deprimente.
Ti verrebbe voglia di andartene all'estero (tanto le gaffes internazionali di Berlusconi le puoi seguire anche dal Congo), ma ormai ti mandano il certificato elettorale anche lì.
L'unico contento oggi è Fini dato che il suo tanto agognato viaggio in Israele a fine mese si farà. Immagino chiederà a Berlusconi di non fare dichiarazioni per un paio di settimane.
Questa idea fissa del viaggio in Israele comincia a farmi tenerezza.

Posted by Peter Kowalsky at 15:16 | Comments (0) | TrackBack

Bookchiping

Ritornando al bookshifting, credo che la più grande azione dislocatoria andrebbe fatta su Bol.com e magari sulla newsletter che periodicamente quelli di Bol inviano a chi si è iscritto. Ma sarebbe uno sporco lavoro da hacker.
E andando oltre il bookshifting, si potrebbe arrivare al bookchiping, cioè la riduzione del prezzo di certi libri per renderli veramente economici e appetibili.
Una modifica del codice a barre e del prezzo con appositi adesivi ed il gioco è fatto.
Si potrebbe così trovare Cento colpi di spazzola di Melissa P. a € 0,50 invece che € 9,50, I miei giorni a Baghdad di Lilly Gruber a € 6,00 invece che € 16,00 o La nuova strada di Adornato a € 1,70 piuttosto che € 17,00. A 50 cent. potrei seriamente pensare di comprare Cento colpi si spazzola e usare le pagine per tirar su le cacche del cane risparmiando sulla scottex.

Posted by Peter Kowalsky at 14:37 | Comments (0) | TrackBack

09.11.03

Francia

harinordoguyflieslikeabird.jpgQuarti di finale di Coppa del mondo di rugby: com'era abbastanza prevedibile ieri la Nuova Zelanda ha fatto fuori il Sud Africa (29 - 9) e l'Australia ha eliminato la Scozia (33 - 16). Ma le sorprese credo vengano dalle partire di oggi: la Francia ha surclassato l'Irlanda (43 - 21) e ha dimostrato di essere la pretendente alla vittoria finale, anche perché l'Inghilterra ha faticato molto più del previsto con il Galles (28 - 17) prendendo tre mete e realizzandone solo una. Quel Galles che sembrava dovesse essere alla nostra portata ha fatto vedere i limiti difensivi dei tuttineri e poi ha reso la vita difficile ai bianchi...
A questo punto la semifinale di domenica prossima Inghilterra - Francia sarà un match all'ultimo sangue, mentre quella di sabato tra Nuova Zelanda - Australia mi sembra decisamente in mano agli All Blacks.
Dopo questi quarti il mio pronostico per la vittoria finale si sta spostando verso la Francia.

Posted by Peter Kowalsky at 17:28 | Comments (0) | TrackBack

07.11.03

Coppa del mondo di rugby

Ci siamo, il programma per sabato e domenica mattina è questo:
Sabato
Ore 8.30 Sud Africa - Nuova Zelanda
Ore 11.00 Australia - Scozia
Domenica
Ore 8.30 Francia - Irlanda
Ore 11.00 Inghilterra - Galles
I rispettivi primi incontri dei due giorni saranno i più aperti. Il mio tifo va all'Irlanda, che finora mi è piaciuta di più. Il mio pronostico finale è sempre Inghilterra.
Lo speck è pronto a saltare sull'affettatrice, la birra sta riposando al fresco.

Posted by Peter Kowalsky at 14:06 | Comments (0) | TrackBack

Stone Nudes

Fa bene Repubblica.it a segnalare, oltre ai soliti calendari tutti tette e culi, il calendario Stone Nudes di Dean Fidelman.
Su Stone Nudes si possono ordinare i calendari (quello del 2002 era anche in versione climber maschile) e i poster, Joshua Tree e Yosemite.
Spedizioni anche in Europa.
"Stone Nudes is a photographic project that captures the essense of the climbing spirit."

Posted by Peter Kowalsky at 07:42 | Comments (0) | TrackBack

06.11.03

Ricette surreali 2

Iguana arrostita all'andalusiana
Dato che questo rettile non si incontra nei supermercati americani, e si trova soltanto nei migliori negozi gastronomici delle isole Galapagos, è superfluo dare ricette. Basta dire che si prepara come la lucertola burmese.

Holy Cats by Andy Warhol's Mother (1954)

Posted by Peter Kowalsky at 09:12 | Comments (0) | TrackBack

Israele

Certo che se continua così, Gianfranco Fini dovrà ricorrere alle cure di qualche psicologo. Ogni volta che è a un passo dal suo sospirato viaggio in Israele, succede sempre qualcosa che lo mette in standby. Magari per colpa del Cavaliere.
E ora, quando di nuovo sembrava fatta dopo l'ultima crisi, c'è la questione del sondaggio UE che ricongela il viaggio.
Pensavo a questo qualche giorno fa leggendo su La Stampa l'interessante articolo di Fiamma Nirenstein sui motivi che hanno distorto l'informazione sull'intifada.
Personalmente, sulla questione Israele-Palestina sono stanco di sentirne parlare.
E' da quando ero bambino, dai tempi cioè della tv in bianco e nero, che sento parlare della "crisi in Medio Oriente".
Fino a che, da una parte e dall'altra, coloro che devono discutere della pace sono gli stessi che si sono fatti la guerra, non si faranno definitivi passi avanti.
Per me è ormai una questione loro, di israeliani e palestinesi. Si sono scelti loro Sharon e Arafat. Perché dovremmo sentirci ancora tanto coinvolti?

Posted by Peter Kowalsky at 07:25 | Comments (0) | TrackBack

05.11.03

BookShifting

Non sapevo di far parte di un movimento. Da anni, saltuariamente, con discrezione compivo quel che credevo un gesto solitario e invece avevo intorno altri amici che si comportavano nello stesso modo. Il gesto era quello di spostare, in libreria, la posizione di qualche libro, sovrapporre alle pile di best-seller, quelli di poco valore, titoli che ritenevo più meritevoli, sigle di piccoli editori. Sono un "bookshifter", faccio parte dei "dislocatori letterari", l'ho appreso dalla trasmissione Golem. Ci sono, dunque, mani di lettori anonimi che provano a modificare le geometrie librarie del consumo culturale, facendo avanzare un saggio dallo scaffale al bancone, un buon romanzo dalla quarta alla prima fila. Dal bookcrossing al bookshifter.
Questo scriveva Nico Orengo su TTL di sabato scorso.
Il Manifesto del dislocatore letterario naturalmente su Golem blog, ma ora il dilemma lanciato da Tao é: Dislocatori o Rilocatori?

Posted by Peter Kowalsky at 14:45 | Comments (0) | TrackBack

04.11.03

Verità apparente

Ieri sera ho visto Verità apparente (The Invisible Circus), di Adam Brooks.
Non so se è un gran film, ma mi è piaciuto.
Faith e Phoebe sono due sorelle legate da un affetto che va ben oltre ad ogni vincolo di sangue. Purtroppo il destino ha previsto per Faith una morte prematura, apparentemente per suicidio durante un viaggio in Europa. Phoebe non può credere a questa versione dei fatti e decide di partire alla volta di Olanda, Francia e Portogallo per scoprire la verità sulla morte della sorella, anche se questo volesse dire far riemergere un passato particolarmente doloroso. Verità apparente è un film sull'amore, un viaggio interiore alla ricerca della verità, l'incontro/sconto di ideali e realtà sullo sfondo dei suggestivi panorami francesi e portoghesi. Degna di nota la prova del cast. (Afdigitale)
Mi è piaciuta la storia incentrata sulla sorella più giovane che va alla ricerca della sorellla scomparsa (parte da S. Francisco di nascosto portandosi le cartoline che la sorella le aveva spedito anni prima dall'Europa e ripercorre gli stessi luoghi).
Mi è piaciuta la fotografia, specialmente la parte finale in Portogallo.
Ma mi è piaciuta soprattutto l'ambientazione storica, quella dei primi '70, fatta con poche pennellate anche se senza le pretese di The Dreamers.
Gli acidi, l'idealismo, la fuga.
Quanto dannatamente lontani sembrano oggi quegli anni.

Posted by Peter Kowalsky at 14:47 | Comments (2) | TrackBack

Cavallerizza

E' un giorno radioso.
Ciampi ha nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Monica Maggioni, la mia reporter di guerra preferita!
Ah, ho ancora impressi nella retina i suoi imperdibili collegamenti al seguito dei marines americani, i suoi affascinanti resoconti come quello sull'igiene personale dei soldati. Un sacrosanto riconoscimento!
E Claudio Baglioni solo Commendatore...

Posted by Peter Kowalsky at 14:17 | Comments (0) | TrackBack

03.11.03

Vale è di più

A me piace. E molto. Vale è di più, di Marco Lucchinelli.
Ieri, durante la telecronaca del GP di Valencia, quelli di Eurosport durante l'ultimo giro hanno tolto l'audio e trasmesso questa canzone.
Che per puro caso è terminata esattamente con l'arrivo di Valentino Rossi.
Brividi.

Posted by Peter Kowalsky at 23:22 | Comments (0) | TrackBack

01.11.03

Le bugie

Ricordando le spiagge ormai lontane...

Posted by Peter Kowalsky at 18:38 | Comments (0) | TrackBack

Overdose

Stamattina diluviava? Il vento ha sradicato un albero in giardino? Il garage si è allagato?
Non me ne sono accorto proprio. Ho fatto un full immersion di rugby: prima Scozia-Fiji, poi Sud Africa-Samoa e alla fine Australia-Irlanda.
Gran mattinata. Il match più bello è stato l'ultimo ma indimenticabile è stato il momento di raccogliemento e preghiera tra sudafricani e samoani, stretti in circolo, a fine partita.
Da occhi lucidi.

Posted by Peter Kowalsky at 18:26 | Comments (0) | TrackBack