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18.11.03

In fila nella notte

Le immagini dei funerali di Stato delle vittime della strage di Nassiriya sono appena state trasmesse e continuo a non capire.
Capisco che a un funerale di Stato ci debba essere la plétora dei rappresentanti dello Stato. E capisco anche che succeda che i parenti delle vittime non trovino posto in chiesa perchè tutti sono stati occupati dai rappresentanti dello Stato.
Proprio perchè sono funerali di Stato.
E capisco pure che il cardinale Ruini abbia preparato una predica che esprima la politica e gli interessi del Vaticano ("non fuggire") in questo momento di forte contrapposizione.
Quello che non capisco è la straordinaria partecipazione della gente comune.
E non capisco ancora di più le motivazioni che vengono date, almeno ad ascoltare le interviste. Eppure non stavano difendendo la Patria, il territorio o i nostri interessi più vitali. Qualunque cosa facessero la stavano facendo in modo molto umano. Ma in una guerra che non ci riguarda.
Sembra avessimo bisogno di un fatto come questo per farci sentire nazione.
A volte il calcio non basta più.
Credo sia un errore non separare il dolore, quello sì legittimo e sacrosanto, dei parenti, da quello partecipativo ed emozionale della gente.
Se non venisse fatto, già domani questi morti e il perchè della loro morte sarebbero già dimenticati.
Se non venisse fatto verrebbe a mancare un minimo di analisi storica di questa vicenda.
E così verrebbero anche dimenticate le responsabilità politiche di chi li ha mandati a morire lontano dall'Italia.
A me ora interessa solo che i familiari di queste vittime possano avere dallo Stato l'aiuto necessario per garantire il loro futuro.
Noi dovremmo invece ragionare a mente fredda e chiederci quello che fino a una settimana fa' non ci interessava chiederci.

Posted by Peter Kowalsky at 18.11.03 14:48

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