« Febbraio 2003 | Main | Aprile 2003 »

31.03.03

Bunker

Karl Esser è l'architetto che ha progettato e costruito il bunker di Saddam. Ne è molto fiero, e dice che il suo studio è stato scelto anche perché la nonna di Esser aveva progettato il bunker di Hitler.
Il tedesco che ha progettato uno dei bunker di Saddam Hussein a Baghdad dice che il presidente iracheno può sopravvivere a qualunque cosa eccetto un attacco diretto con una bomba nucleare, se rimane all'interno delle sue mura spesse un metro e mezzo.
"Potrebbe resistere all'onda d'urto di una bomba nucleare della portata di quella di Hiroshima che esplodesse a 250 metri di distanza", ha detto Karl Esser, consulente della sicurezza che ha progettato il bunker sotto il principale palazzo presidenziale a Baghdad.
Le truppe anglo-americane troveranno difficile anche aprirsi un varco attraverso le porte da tre tonnellate realizzate in Svizzera, ha detto Esser a Reuters in un'intervista.
Anche un ufficiale dell'esercito jugoslavo in pensione, che ha aiutato a costruire altri bunker per Saddam, ha detto a Reuters questa settimana che i rifugi sono impenetrabili e potrebbero resistere a una bomba atomica.
Il bunker di cui parla Esser può accogliere 50 persone e ha due tunnel di fuga, uno dei quali porta per 200 metri al fiume Tigri.
E' stato costruito tra il 1982 e il 1983 dalla società tedesca Boswau & Knauer, poi fusa nell'attuale gruppo Walter-Bau AG.
Anche un italiano ha partecipato alla costruzione di questo bunker. E' Pietro Concas e ne parla l'Unione Sarda.

Posted by Peter Kowalsky at 20:36 | Comments (0)

29.03.03

Giornalisti in gita

Radio Rai3 sta spiegando ora come sono stati catturati i sette giornalisti italiani a Bassora.
La versione è un po' diversa da quella che sta dando Repubblica.it, o il Corriere della Sera.
Riferisce Rai3 che i giornalisti sarebbero entrati a Bassora pensando che la città fosse per gran parte in mano alle forze anglo-americane.
Si sono trovati in una piazza, la polizia li ha visti e avrà detto qualcosa del tipo "Ehi voi, cosa ci fate qua!".
Presi e portati in albergo.
Fine della gita. Che è finita bene, perchè sono stati presi dalla polizia e non dall'esercito.
Ora comunque potranno vedere anche Baghdad.

Posted by Peter Kowalsky at 09:41 | Comments (0)

28.03.03

Inviati di guerra




Ieri sera stavo aspettando di vedere un film su Rai2 (si, ho riacceso la TV, ma solo per il film) e stavano dando il TG2.
E ho visto una cosa che non so spiegare: hanno annunciato le previsioni meteo, è arrivato il solito colonnello, solo che è apparsa una cartina dell'Iraq e hanno fornito il meteo sul Golfo, con tanto di previsioni sulle tempeste di sabbia dei prossimi gioni. Qualcuno aveva idea di fare il week-end lì?
Ma la cosa che più mi affascina dei TG Rai sono i collegamenti con Monica Maggioni.
La giornalista è al seguito di un gruppo di marines che sta puntando su Baghdad.
Era partita il 21 marzo annunciando che si trattava di una missione che doveva durare 40 ore. Ora sono 3 giorni che è ferma nell'accampamento dei marines chissà dove.
Sul sito Merateonline si possono trovare tutti i suoi resoconti dal fronte, tipo "A fari spenti nella notte sballottata tra due marines", oppure "Sognavo una doccia ma ci sono 60 elicotteri a fare da tendina nella base più avanzata verso Baghdad".
Mi fa simpatia Monica Maggioni perchè durante questo viaggio si è come trasfigurata: fisicamente sembra ingrassata e gonfia in faccia (le tempeste di sabbia o le razioni alimentari?) e la voce, sopratutto nei collegamenti con i TG della notte, non sembra più la sua. Impastata, come se fosse ubriaca o se avesse fumato tutti i cannoni dei marines.
Ieri ha scritto un pezzo anche per La Stampa, "Mangiare plastica e non lavarsi: è la guerra nel deserto", trattando dell'igiene personale dei marines.
Mi fa simpatia Monica, chissà come arriverà alla fine di questa avventura.

Posted by Peter Kowalsky at 14:42 | Comments (0)

27.03.03

Blog di guerra

Repubblica.it scopre che in rete si moltiplicano i "blog di guerra".
Nessun cenno al blog Where is Raed?, di Salam Pax, un diario personale tenuto da un anonimo cittadino iracheno, abitante di Baghdad. Un resoconto dei bombardamenti. Sempre che sia vero.

Posted by Peter Kowalsky at 14:57 | Comments (0)

Stacco la TV

Ricetta per un programma standard di attualità sulla guerra: un conduttore poco informato, un generale in pensione, un esperto di armi sorridente, un sociologo ghignante, qualche corrispondente possibilmente donna dal Golfo dotato di telefono satellitare e foulard, una mappa dell'Iraq, un collegamento internet.
Non serve altro, il programma si fa da solo.
Dopo avere visto ieri sera Ballarò e poi Porta a porta, stacco la TV.
L'informazione sui giornali basta e avanza.

Posted by Peter Kowalsky at 14:44 | Comments (0)

26.03.03

Conferenza stampa

Poco fa mi è capitato di vedere su Rainews24 la conferenza stampa del Comando generale anglo-americano a Doha, Qatar.
Il portavoce è il gen. Brooks, giovane militare di colore sicuramente telegenico e di buone maniere.
Ha iniziato spiegando i fatti di rilievo delle ultime 24 ore, non dicendo nulla di preciso.
Poi ha commentato le immagini trasmesse su un bel monitor al plasma, riguardanti bombardamenti di precisione, come un blindato posizionato sotto un ponte colpito senza toccare il ponte stesso, o foto di edifici colpiti con precisione.
Fino a questo momento il generale è stato molto sul vago, le notizie che forniva - nonostante le foto - non davano nessuna spiegazione puntuale sull'andamento dell'azione militare. Deludente.
Subito dopo sono cominciate le domande dei giornalisti, che hanno chiesto quello che tutti avrebbero chiesto, dato che il generale non aveva detto quasi nulla.
Un gionalista ha chiesto se, oltre ai bombardamenti chirurgici, non mostravano anche le foto dei bombardamenti a Baghdad, o le foto degli obiettivi il cui bombardamento non era stato "chirurgico".
E ancora, è stato chiesto se la televisione sia un obiettivo militare, risposta vaga.
Un altro ha chiesto cosa poteva dire sul bombardamento di poche ore prima a Baghdad che aveva causato 15 morti. Brooks ha risposto che non aveva notizie in merito.
Decine e decine di domande precise, sempre risposte vaghe.
L'impressione di questa conferenza stampa è stata pessima, dando l'immagine di un Comando militare forse non del tutto capace di controllare la situazione. E certamente reticente.
I giornalisti invece sono sembrati molto diretti e privi di sudditanza, compresi quelli anglosassoni. Almeno questo è confortante.

Posted by Peter Kowalsky at 14:44 | Comments (0)

25.03.03

Memoria cinese

Durante l'attacco in Serbia nel 1999, gli USA colpirono l'ambasciata cinese. Per errore. Tre morti e venti feriti.
Quella volta gli americani si giustificarono dicendo che le loro mappe non erano aggiornate.
Oggi si è saputo che i cinesi hanno fornito agli Stati Uniti l'indirizzo e la mappa dettagliata della sua ambasciata a Baghdad.
E poi qualcuno pensa che i cinesi non siano ironici.

Posted by Peter Kowalsky at 22:14 | Comments (0)

Il nuovo secolo americano

Il 26 gennaio 1998 il Project for the New American Century (Pnac) chiedeva con una lettera a Bill Clinton, all’epoca presidente degli Stati Uniti, il rovesciamento del regime di Saddam Hussein. Tra le firme c'erano alcuni dei nomi più influenti dell'attuale governo degli Stati Uniti. E cioè: Dick Cheney, vicepresidente; Lewis Libby, capo dello staff di Cheney; Donald Rumsfeld, ministro della difesa; Paul Wolfowitz, vice di Rumsfeld; Peter Rodman, responsabile delle “questioni di sicurezza globale”; John Bolton, segretario di stato per il controllo degli armamenti; Richard Armitage, vice ministro degli esteri; Richard Perle, ex vice ministro della difesa dell’amministrazione Reagan e ora presidente della commissione difesa; William Bristol, capo del Pnac e consigliere di George W. Bush; e Zalmay Khalilzad, ambasciatore speciale di Bush presso l’opposizione irachena.
La lettera, pubblicata su Internazionale.it, merita di essere letta.

Posted by Peter Kowalsky at 21:56 | Comments (0)

22.03.03

Armi di distruzione di massa

Dove sono? Vedendo la TV e sentendo e seguendone i commenti, pare che gli americani arriveranno a Baghdad nel giro di qualche giorno, senza trovare grande resistenza.
L'impressione è che si trovino di fronte un popolo allo sbando.
E le armi di distruzione di massa Saddam non le usa? Non era questo il motivo ufficiale della guerra?
Speriamo che almeno una di queste armi venga fuori, altrimenti risulterà a tutti evidente quale è stato lo scopo di questa guerra: il petrolio.
Gli americani stanno facendo i forti con un paese debole, sempre la stessa strategia dalla fine della seconda guerra mondiale.
Si dimostrano manichei e totalitari.
La ragione risiede solo negli USA, e deve essere applicata a qualunque costo e dovunque faccia comodo.
Non importa se poi otterranno risultati contrari; intanto devono provarci.
E' probabile che tutto finisca gerenado una situazione ancora più instabile di quella di prima.
I turchi ieri sera sono entrati in Iraq. Questo lo avevano previsto?
E adesso? Di sicuro non si metteranno contro i turchi, non hanno mica armi di distruzione di massa quelli!

Posted by Peter Kowalsky at 09:11 | Comments (0)

20.03.03

Festa del papà

Nel giorno della festa del papà, Bush ha deciso di fare il regalo che il suo genitore tanto aspettava.
Interessante la riflessione di Immanuel Wallerstein, del Fernand Braudel Center, Binghamton University.
Berlusconi ieri ha chiarito che la strategia italiana è "non belligerante", usando le stesse parole di Mussolini quando Hitler invase la Polonia.
Chi gli scrive i testi?
Intanto sono cinque giorni che sento gli aerei americani di Aviano volare notte e giorno.
Dove staranno andando?

Posted by Peter Kowalsky at 10:00 | Comments (0)

17.03.03

Marmolada

Ieri puntata in Marmolada, per una delle ultime sciate della stagione.
Qualcuno potrà lamentarsi che gli impianti sono ancora da prima guerra mondiale e che le piste sono quello che sono.
Ma quando sali a 3.300 m. e questo è quello che vedono i tuoi occhi, tutto il resto lo dimentichi.

Marmolada1.JPG

Posted by Peter Kowalsky at 14:09 | Comments (0)

14.03.03

Eroe

Sulla Audi blu targata Verona, il sottosegretario di Forza Italia ha una fretta maledetta. A Trieste lo attendono le grane elettorali della Casa della Libertà, la candidatura della leghista Alessandra Guerra per la Regione Friuli, il rischio di secessioni nel centrodestra. È in ritardo Aldo Brancher, vice di Umberto Bossi al dicastero delle Riforme Istituzionali, o della Devolution. E così l'auto-civetta della Digos gli ha fatto da apripista sull'autostrada disseminata di carcasse. Il piccolo corteo ha driblato il primo ingorgo dell'incidente. Ha proseguito verso Cessalto e a cinquecento metri dalla stazione di servizio di Calstorta ha dovuto fermarsi. Perchè l'autogru era ancora in funzione, il camion con l'idrogeno non aveva smesso di fumare, e i vigili del fuoco stavano deponendo i resti di almeno sette automobilisti nelle casse in zinco.
Eppure il sottosegretario ce l'ha fatta, dopo essere stato notato dai giornalisti, nonostante il suo diniego a farsi avvicinare. Attorno alle 15.30, passando spericolatamente accanto ai rottami, ha superato il blocco, evitando così la lunga attesa che gli avrebbe richiesto il percorso lungo la statale, con le code chilometriche che hanno sconvolto la giornata di migliaia di normali automobilisti.

Da Il Gazzettino di oggi.

Posted by Peter Kowalsky at 14:51 | Comments (1)

12.03.03

Perché si fa una guerra?

Ricevo Perché si fa una guerra in powerpoint.
Vedete voi.

Posted by Peter Kowalsky at 14:22 | Comments (0)

10.03.03

Six try England, but respect for the Italians

Despite a stunning start from England in Sunday's RBS Six Nations game Italy produced a fine second half performance and will be justifiably proud of their performance at Twickenham today despite going down 40-5. [da scrum.com]
La più bella partita dell'Italia che ho mai visto.

Posted by Peter Kowalsky at 13:01 | Comments (0)

06.03.03

RaiDireSanremo

Ieri sera non c'era nulla in TV, lo zap cade su Sanremo e mi viene in mente che su Rai radio2 c'è la Gialappa's.
Tolgo l'audio al tv e accendo la radio.
Mi sono sganasciato fino all'una di notte.
E non avevo MAI visto Sanremo in vita mia.
RaiDireSanremo!

Posted by Peter Kowalsky at 14:09 | Comments (0)

05.03.03

Contrordine

La diretta per Inghilterra-Italia ci sarà.
I dettagli qui.

Posted by Peter Kowalsky at 10:02 | Comments (0)

04.03.03

RAI, di tutto di più

E' da idioti scegliere uno slogan che poi ti rovina l'immagine.
Domenica c'è il Sei Nazioni di rugby, Inghilterra-Italia.
A Twickenham, ore 15.
Cosa fa la RAI? Non lo trasmette.
Se non una sintesi all'una di notte.
E poi hanno il coraggio (ogni anno) di mandarmi la solita richiesta di abbonamento.
Ma che facciano una sede in Uganda, piuttosto che a Milano!

Posted by Peter Kowalsky at 14:02 | Comments (0)

Interstizi

In molte case la televisione resta accesa anche se nessuno vi siede davanti; fa compagnia, riempie una delle realtà più inquietanti: il silenzio. Questa pausa sonora è uno degli interstizi che la civiltà umana ha praticato con maggior forza nei secoli passati; si pensi solo al cristianesimo e all'uso rigeneratore che ne è stato fatto nel corso del Medioevo. [...]
Nella vita quotidiana noi soffriamo invece di un'angoscia del vuoto - spazio e tempo vuoti -, così che abbiamo la tendenza a saturare gli interstizi - pause, momenti di sosta, viaggi, spostamenti, ma anche ambienti domestici - di suoni, voci, rumori. Il silenzio, al contrario, come fa capire il celebre brano di John Cage 4',33", è una grande occasione di ascolto. [...]

Due brani tratti da "Tra un sonno e l'altro vivo", di Marco Belpoliti.
Interessante.

Posted by Peter Kowalsky at 07:25 | Comments (0)