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23.02.03

American doctor

A British doctor says, "Medicine in my country is so advanced that we can take a brain out of one man, put it in another and have him looking for work in six weeks."
A German doctor says, "That's nothing, we can take a brain out of one person, put it in another and have him preparing for war in four weeks."
The American doctor, not to be outdone, says, "You guys are way behind, we just took a man with no brain out of Texas, put him in the White House, and now half the country is looking for work, and the other half preparing for war."

Posted by Peter Kowalsky at 10:15 | Comments (0)

17.02.03

Black Berry

Tim ha iniziato a distribuire Black Berry, PDA il cui unico utilizzo è quello della gestione delle email, purchè senza allegati. Il costo è di circa € 800,00.
TIM ha firmato un accordo con Confindustria - Consorzio Rete Industria, per offrire a tutti i direttori delle associazioni industriali del sistema confederale la soluzione BlackBerry di TIM che permette di avere a portata di mano la posta elettronica sempre e dovunque.
Con questo accordo TIM fornirà al Consorzio Rete Industria 290 terminali BlackBerry, la soluzione integrata per il servizio di posta elettronica su rete mobile GPRS realizzata da RIM (Research In Motion) con Dada Wireless Solution, che TIM offre in esclusiva in Italia. Attraverso il BlackBerry il cliente riceve, inoltra e risponde alle e-mail senza avere la necessità di effettuare alcun collegamento ad Internet o all'Intranet aziendale.
Usare le email (e niente altro) con un PDA da € 800,00.
Mi è incomprensibile. Con quei soldi meglio prendere un iPaq H5450.

Posted by Peter Kowalsky at 09:16 | Comments (0)

La Centralità televisiva

Anche l'Osservatore Romano ha criticato i vertici Rai per la mancata diretta della manifestazione di sabato.
Italia 1 ha invece fatto la diretta, con grande dispiegamento di forze.
Sulla questione merita leggere l'analisi di Massimo Gramellini.

Posted by Peter Kowalsky at 07:06 | Comments (0)

16.02.03

Ferrara Jr.

Abbiamo trovato un nuovo, piccolo, Ferrara?
Leggendo qui parrebbe di sì.
Con le mie venti visite giornaliere sarebbe meglio che chiudessi questa baracca.
Eh, Noi non siamo numeri!

Posted by Peter Kowalsky at 19:04 | Comments (0)

14.02.03

Rutelli

Cosa dobbiamo farcene di Rutelli?
L'opzione migliore sarebbe attore di fotoromanzi.
Intervistato ieri da La Stampa, dichiara: "noi proponiamo una capacità militare europea sotto la guida degli Stati Uniti".
Cosa può capire quest'uomo di politica internazionale?
E ancora: "Un mio trisavolo comandava la piazza militare di Torino e fondò il genio militare. Certo non si aspettava un quadrisnipote pacifista...".
Pacifista!
La Margherita ha appena inaugurato il proprio quotidiano, Europa.
Sotto la guida degli Stati Uniti...

Posted by Peter Kowalsky at 14:03 | Comments (0)

13.02.03

Il mondo secondo lo zio George








Posted by Peter Kowalsky at 06:55 | Comments (0)

12.02.03

Super trash

Scrive Franz Sideri
Leggo sulla Repubblica che alla Rai vogliono cacciare la D'Eusanio, che non conosco nè
ho mai visto, ma che ritengo per noi doveroso sostenere contro il cda, summa di ipocriti
paraculi: perchè deve essere proprio lei ad andarsene da quel cesso di tv che è diventata la rai?
Che diano l'esempio dimettendosi e noi li appoggeremo.
Votiamo compatti a sostegno della D'Eusanio, mi pare già di sentire Jack esortarci,
diffondi e fai votare, vamos!
Hasta,
Franz.

Giusto. Il sondaggio di repubblica.it è qui.
Il Jack al quale si riferisce credo sia Jack Folla.

Posted by Peter Kowalsky at 14:40 | Comments (0)

Europa

Ho preso il primo numero di Europa.
Grafica e impaginazione discreti, ma non mi acchiappano. Troppi spazi bianchi.
Di Europa si parla poco, se non a pagina 10 e 11.
Molto spazio alla politica italiana, con un duro articolo su Tremonti a pagina 5 ("Riuscirà il genio a far nevicare d'agosto?").
Economia poca.
Niente sport, programmi tv e oroscopo.
E' solo il primo numero, ma le percezioni non sono positive.

Posted by Peter Kowalsky at 14:16 | Comments (0)

11.02.03

Dopo la fuffa la BlogBar

Non è mai finita nel tranquillo mondo dei blog. Dopo la polemica sulla fuffa, ora ne nasce un'altra con la diffusione da parte di theGnueconomy della blogbar.
Motivo: per qualcuno va contro lo spirito dei blog, basato essenzialmente sui link.
Scrive Gianluca Neri di theGnueconomy sulla pagina dalla quale è possibile scaricarla:
"Vuoi avere i blog italiani e tutte le possibile ricerche sul Web a portata di mano? Niente di più facile! Da oggi, senza dover scaricare niente, ma semplicemente visitando una pagina, puoi installare BlogBar, una comodissima toolbar per Internet Explorer (dalla versione 5.5 in su) che andrà a posizionarsi appena sotto la finestra degli ndirizzi che si desiderano visitare."
E ancora: "Attraverso i menu interattivi a cascata della BlogBar potrai: 1) avere un link diretto con una scelta di popolari blog italiani, ordinati alfabeticamente" ecc.
Mi sbaglierò, ma il giorno in cui venne pubblicato il post Neri aveva scritto "più importanti blog". Mi sbaglierò sicuramente, forse ricordo male...
Tra i commenti letti proprio su theGnueconomy, quello che condivido maggiormente è quello di Ludik, che dice:
"La "blogbar" non mi piace, per pigrizia verso le procedure di installazione e per disaccordo sul concetto. Perché la trovo un idea molto "centrica" e quindi poco "dislocante" come è lo spirito dei blog. Ognuno ha la sua lista di link, e dunque ognuno ha già la sua "blogbar" assolutamente personale da cui partire per poi trovare altri link e altri collegamenti inaspettati. Una lista che diventi "la lista" implica un concetto di autorità estraneo alla blogsfera che è dotata di molti pensieri, numerosi arti ma non una sola testa. Insomma a a me sta bene la mia lista di link per navigare, più quelle di ognuno. Se devo fare ricerce specifiche c'è il motore di ricerca di Bloggando, che pure non ce la fa a tenerli tutti. Della blogbar dell'ingegnoso Neri posso farne tranquillament a meno (d'altronde ognuno resta pur sempre libero di non scaricarla). Se comunque ci sono elencato anche io, e sono contento."
Qualcuno potrebbe pensare che la blogbar non mi piace perché non ci sono. In verità preferisco scoprire casualmente di avere un link su un altro blog, che essere in pianta stabile sulla "lista" dei blog "popolari".
Sono diffidente verso la la blogbar perchè di fatto sembra realizzare quello che prevedeva Carlo Formenti di Quinto Stato, cioè la scrematura dei blog, anche se non credo finirà proprio così.
Temo piuttosto che dopo la blogbar dei blog più popolari, qualcuno farà la blogbar dei blog virtuosi, di quelli trash, dei blog di destra o di sinistra, e così via.
Questo è l'effetto negativo che temo della blogbar, le etichette preconfezionate, un po' come accade per tanti media eccetto, pensavo, per i blog (o per la stragrande maggioranza di essi).
Verrà meno un'aspetto che ritenevo positivo dei blog, ovvero il fatto che ciascuno si faceva di un certo blog un'idea svincolata da possibili etichettature e, se gli andava, lo linkava.
Con la prima blogbar credo che questo spirito verrà messo in discussione.
Concordo con quello che tempo fa Massimo Moruzzi diceva su Dot-coma: "Spero di poter leggere ancora tanta fuffa di gente che sente di poter scrivere quello che vuole, convinti che tanto nessuno li leggerà".

Posted by Peter Kowalsky at 17:05 | Comments (0)

Perchè i francesi odiano gli USA?

«E´ un odio automatico, pavloviano, che si nutre di stereotipi» «La responsabilità è degli intellettuali, da Baudelaire a Sartre»
Cerca di spiegarlo in questa intervista il sociologo Philippe Roger.

Posted by Peter Kowalsky at 09:05 | Comments (0)

10.02.03

Ne buvez plus idiot, buvez engagé!

Avete sete ma non vi pare il caso di questi tempi di dissetarvi con bibite americane?
Nessun problema, c'è Mecca-Cola!
Non bevete più idiota, bevete impegnato. Con questo slogan Mecca-Cola intende destinare il 20% dei profitti ad una organizzazione per i bambini palestinesi e un altro 10% ad una organizzazione umanitaria europea.

Posted by Peter Kowalsky at 14:34 | Comments (0)

06.02.03

Eczema

Berlusconi ha un' eczema improvviso con gonfiore, pustole e pus sulla faccia...
Va dal miglior dermatologo del mondo, che lo esamina a fondo e quindi gli affida la cura: "prenda tre pillole al giorno, una bianca al mattino, una verde dopo pranzo, una rossa dopo cena e prima di andare letto si spalmi sul viso un po' di escremento, meglio se suo".
Berlusconi stupito, ma fiducioso per la grande fama del professore e soprattutto disperato per l'inconveniente nel clou della campagna elettorale torna a casa ed esegue.Dopo tre giorni gli passa tutto, la sua pelle diventa rosea e fresca, meglio che con qualsiasi tipo di trucco.
Telefona allora al dermatologo: "incredibile.... mi spieghi, sono esterrefatto!!!" "Semplice" -risponde il dermatologo - "la pillola del mattino era un banale depurativo generale, Quella del pomeriggio un'ottima cura per la circolazione e quella rossa della sera un ritrovato nuovissimo per la pelle del viso, non ancora in commercio".
"Va bene" - dice allora Berlusconi -"ma, mi consenta, mi tolga l'ultima curiosita: quella merda sulla faccia"?
"Oh, niente... uno sfizio personale..."

di Dario Fo, l'ha raccontata il 25 Aprile a Milano

Posted by Peter Kowalsky at 15:37 | Comments (0)

05.02.03

Stefano Benni

Cara mamma, ti scrivo dal fronte di guerra.
Imperdibile!

Posted by Peter Kowalsky at 22:35 | Comments (0)

Vittorio Mathieu

da Brankica Beric

Vorrei segnalarVi un evento interessante, al quale ho partecipato nell'organizzazione.
Spero che la conferenza Vi possa interessare e che potrete intervenire approfittando, come me, di quest'occasione unica.
Ulteriori informazioni potete trovare sul sito dell'associazione.

Un caldo saluto
Brankica

Vittorio Mathieu - filosofo, conferenza dal titolo "la navigazione intellettuale e il valore dell'impresa", giovedì 13.febb.2003, ore 18:00, sala conferenze Palazzo Badin, piazzetta Cavour, Pordenone, info 0434-208157, www.pordenone.cifrematica.com

"Cominciai con l'accorgermi, più di vent'anni fa, che il simbolo sotto cui va letta l'intera storia dell'Europa è l'avventura: nel bene e nel male. Il termine 'avventura' nasce tardi, dall'incontro fra l'eterno Viandante germanico e la stabilità ideale del Senato di Roma; ma forme e contenuti vengono dalla civiltà ellenistica, ereditata da Roma in politica non meno che nelle arti.
La cosa più tipicamente avventurosa è la scienza: essa ci fa venire incontro continuamente cose nuove, ma queste cose non esisterebbero neppure, se lo scienziato non si muovesse. Egli, senza sapere ancora che cosa siano, cerca e, mentre si muove, le cose gli vengonon incontro. Tutte queste cose nascono e vengono verso di noi, sono ad ventura, nella misura in cui noi andiamo verso l'ignoto e cerchiamo di renderlo noto.
L'avventura della scienza, dal punto di vista cronologico, è, forse, l'ultima avventura. Incomincia già prima, ma è quella che rimane più a lungo e permane tutt'ora. In qualche modo, è quella che si è davvero estesa in tutto il mondo. Infatti, non esiste altra scienza oltre la scienza europea. È sempre la scienza europea che va all'avventura."
Vittorio Mathieu dal libro "Le radici classiche dell'Europa", ed. Spirali

(nato a Varazze nel 1923, laureato in filosofia teoretica a Torino nel 1946, Vittorio Mathieu ha insegnato prima all'Università di Trieste (filosofia teoretica), poi a quella di Torino (filosofia e filosofia morale). Accademico dei Lincei dal 1990, membro della fondazione Balzan, interviene in vari comitati internazionali scientifici e culturali. Ha pubblicato numerosi libri molto noti, fra cui quelli su Leibniz, Bergson, Kant, Rilke e sul denaro. È autore di una Storia della filosofia (Le Monnier).

Non mi interessa ma lo segnalo.

Posted by Peter Kowalsky at 15:18 | Comments (0)

02.02.03

Shuttle

Stamattina il TG5 ha aperto dicendo più o meno "oggi in cielo ci sono sette nuove stelle...".
Il mondo è schoccato. Anche il Papa ha ricordato gli astronauti.
Conoscevano però il rischio e credo che per nulla al mondo avrebbero rinunciato al loro lavoro.
Ci sono miliardari che darebbero qualunque cifra per fare un viaggio sullo spazio, e qualcuno l'ha fatto.
Trovo più schoccante quando degli operai muoiono in cantiere sotto un muro crollato.
Rischiavano per pochi soldi e probabilmente lasciano le famiglie senza alcun sostegno economico.
Quando accade, più spesso dell'astronave che non rientra, se ne parla con poca enfasi.

Posted by Peter Kowalsky at 20:39 | Comments (0)