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05.02.03

Vittorio Mathieu

da Brankica Beric

Vorrei segnalarVi un evento interessante, al quale ho partecipato nell'organizzazione.
Spero che la conferenza Vi possa interessare e che potrete intervenire approfittando, come me, di quest'occasione unica.
Ulteriori informazioni potete trovare sul sito dell'associazione.

Un caldo saluto
Brankica

Vittorio Mathieu - filosofo, conferenza dal titolo "la navigazione intellettuale e il valore dell'impresa", giovedì 13.febb.2003, ore 18:00, sala conferenze Palazzo Badin, piazzetta Cavour, Pordenone, info 0434-208157, www.pordenone.cifrematica.com

"Cominciai con l'accorgermi, più di vent'anni fa, che il simbolo sotto cui va letta l'intera storia dell'Europa è l'avventura: nel bene e nel male. Il termine 'avventura' nasce tardi, dall'incontro fra l'eterno Viandante germanico e la stabilità ideale del Senato di Roma; ma forme e contenuti vengono dalla civiltà ellenistica, ereditata da Roma in politica non meno che nelle arti.
La cosa più tipicamente avventurosa è la scienza: essa ci fa venire incontro continuamente cose nuove, ma queste cose non esisterebbero neppure, se lo scienziato non si muovesse. Egli, senza sapere ancora che cosa siano, cerca e, mentre si muove, le cose gli vengonon incontro. Tutte queste cose nascono e vengono verso di noi, sono ad ventura, nella misura in cui noi andiamo verso l'ignoto e cerchiamo di renderlo noto.
L'avventura della scienza, dal punto di vista cronologico, è, forse, l'ultima avventura. Incomincia già prima, ma è quella che rimane più a lungo e permane tutt'ora. In qualche modo, è quella che si è davvero estesa in tutto il mondo. Infatti, non esiste altra scienza oltre la scienza europea. È sempre la scienza europea che va all'avventura."
Vittorio Mathieu dal libro "Le radici classiche dell'Europa", ed. Spirali

(nato a Varazze nel 1923, laureato in filosofia teoretica a Torino nel 1946, Vittorio Mathieu ha insegnato prima all'Università di Trieste (filosofia teoretica), poi a quella di Torino (filosofia e filosofia morale). Accademico dei Lincei dal 1990, membro della fondazione Balzan, interviene in vari comitati internazionali scientifici e culturali. Ha pubblicato numerosi libri molto noti, fra cui quelli su Leibniz, Bergson, Kant, Rilke e sul denaro. È autore di una Storia della filosofia (Le Monnier).

Non mi interessa ma lo segnalo.

Posted by Peter Kowalsky at 05.02.03 15:18

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