« Ottobre 2006 | Main | Dicembre 2006 »

21.11.06

Aspettando la neve

Malga Alvis.jpg

A volte hai bisogno di scappare. Girare per le montagne sotto la pioggia. Incontrare solo camosci. Dormire in qualche casera. Da solo o con un paio di amici. Dimenticarti le provviste, ma non le bottiglie. Fare legna e scaldarti col fuoco. Sfracellarti le gambe scendendo per i boschi. Senza incontrare nessuno, se non camosci. Mentre le nubi ricoprono tutto.

Foto: Malga Alvis, val Canzoi, qualche notte fa.

Posted by Peter Kowalsky at 15:10 | Comments (0)

20.11.06

Restyling

Quando cominciai a leggere La Stampa, l'unica frivolezza che si concedeva era la righina blu sotto la testata. C'era il supplemento TuttoLibri e TuttoScienze. Il primo in seguito diventò TTL e ampliò i suoi orizzonti. Poi, ben dopo tutti gli altri quotidiani, si affiancò il magazine Specchio che si distingueva da quelli del Corriere della Sera e di Repubblica, francamente inutili. Specchio invece era una cosa a parte: aveva un formato molto piccolo, quasi come Selezione, ed era rilegato con il dorso, sul quale venivano stampati i titoli degli articoli, che non erano altro che brevi monografie. Lo potevi leggere anche mesi dopo che reggeva davvero bene il tempo.
Poi hanno cominciato a inserire nel quotidiano le foto a colori, Specchio ha cambiato formato ed è diventato anche nei contenuti del tutto simile agli altri magazine che ti rifilano insieme al giornale, hanno tolto da TTL (di nuovo poi chiamato TuttoLibri) le sezioni sul gusto (Raspelli, Petrini, Massobrio, ecc.) e ieri la conclusione di questo processo di restyling, la nuova Stampa repubblicanizzata, formato tabloid.
L'unico miglioramento (anche LaStampa.it è stata in verità un po' migliorata) è stato fatto con le previsioni del tempo, ora molto più approfondite e anche con l'indicazione sul sorgere e sul tramonto del sole e della luna.
Ma perché nell'era della tv e di internet serve un quotidiano a colori? Che bisogno ho di vedere a colori la foto di Berlusconi o di Prodi o del Papa? Tutto ciò serve solo per inserire pubblicità a colori, distraendo dalla lettura che viene resa meno piacevole.
Quanto ai contenuti, nella nuova La Stampa praticamente solo "interviste", editoriali, analisi e approfondimenti davvero pochi.
Sicuramente a Torino sono più bravi nel restayling delle automobili...
Peccato davvero. [Un vecchio affezionato lettore]

Posted by Peter Kowalsky at 14:46 | Comments (0)

13.11.06

Tasse estetiche

Pare stiano studiando l'inserimento di una nuova tassa sulle automobili, che colpirebbe solo quelle di colore grigio, con addizionale per quelle grigio-metallizzato.
Dalla finanza creativa a quella estetica.

Posted by Peter Kowalsky at 23:59 | Comments (0)

12.11.06

Jackomine's Jubilee

E' già introvabile. E su Ebay la trovi a non meno di 50 euro.
La t-shirt dei cinquant'anni di uno dei più forti free-rider delle dolomiti. Che ha solo la sfortuna di non essere nato almeno in gennaio!

Posted by Peter Kowalsky at 12:49 | Comments (0)

11.11.06

Cui Prodist

Sindromi
La sindrome di Parigi: una forma di stress e depressione che colpisce i turisti rimasti profondamente delusi dalla loro meta. Tra i sintomi, anche leggere allucinazioni. Capita ai giapponesi che visitano Parigi: convinti di arrivare nella città degli innamorati, cadono in preda al panico perché i negozianti li trattano male e nella metropolitana vengono derubati. Miyupi Kusama, funzionario dell'ambasciata giapponese a Parigi, spiega che la sindrome colpisce circa venti giapponesi all'anno ed è stata diagnosticata per la prima volta alcuni anni fa. Dall'inizio del 2006, almeno quattro turisti sono già stati rimpatriati. Sindrome di Roma: una forma di stress e depressione che colpisce quegli elettori italiani che hanno votato per Romano Prodi aspettandosi un governo magari non rivoluzionario ma almeno serio, coraggioso, coerente, e che oggi sono profondamente delusi. Allora la domanda è: rimpatriati, sì, ma dove?
Giovanni De Mauro - Internazionale n. 666

Ero riuscito nel mio proposito di non andare più a votare, almeno fino a che non mi sarei sentito meglio. Ce l'avevo fatta per quasi quindici anni, soffocando a mala pena l'irritazione verso tutti gli ultimi governi, soprattutto fino a quello Berlusconi, reprimendo a malapena il disgusto che quasi giornalmente anche quest'ultimo generava. Ma non ce l'ho fatta più quando hanno fatto passare la riforma del sistema elettorale. In quel momento ho giurato che sarei tornato a votare. Così, più che altro sulla spinta di quest'ultima, grande irritazione, lo scorso aprile sono andato a votare. Per Prodi. Già alla sera avevo la netta sensazione di avere fatto una grossa cazzata. Oggi è una certezza.
Si è capito da subito quanto incerto e contradditotio sia questo governo. Già in aprile la questione Autostrade-Abertis, la prima figura di merda. Poi a luglio il decreto Bersani, tutti a parlare di taxi e intanto qualcuno faceva i porci comodi stabilendo per un mese l'indetraibilità dell'IVA sugli immobili, fino ad agosto con la conversione in legge che riporta tutto come prima. Poi Telecom e Tronchetti, i continui tiraemolla su TFR, Suv, Casco...
Una figura di merda su tutti i fronti. Posso capire Visco, Bersani e tutti gli altri. Ma Tommaso Padoa Schioppa?
Io mi chiedo quando Tommaso Padoa Schioppa si è pentito di avere accettato questo incarico: subito, in estate col decreto Bersani o adesso con questa finanziaria da presa per il culo globale?
Se continua così, l'unica cosa per la quale TPS meriterà di essere ricordato è di essere bellunese.
Tornando alla sindrome: verrò rimpatriato? E si si, dove?

Da oggi, per equità, una nuova categoria in questo blog: Cui Prodist.

Posted by Peter Kowalsky at 18:59 | Comments (0)

Test match novembrini

Ennesima occasione persa in casa dall'Italia del rugby contro l'Australia vice campione del mondo (18-25). Quasi contemporaneamente l'Argentina dava a Twickenham una lezione ai campioni del mondo inglesi, battuti con lo stesso risultato.
Cambiare stadio e città ancora no, Berbi?

Posted by Peter Kowalsky at 17:42 | Comments (1)

10.11.06

Gli scarponi e i tacchi a spillo

Quando lo hanno annunciato, è apparso esattamente come te lo aspetti: bandana, maglietta senza maniche e scarponi.
La prima apparizione in tv di Mauro Corona è stata poco fa' alle Invasioni Barbariche a LA7 (su questo canale - ha detto - perchè al suo paese non lo si prende). Una presenza memorabile quella di Corona per la televisione. Un contrasto formidabile tra quest'uomo e la donna che aveva davanti. Mondi totalmente diversi.
E scommetto che Daria Bignardi abbia imparato di più in questa mezzora di intervista che in tutte le sue fottute università.
Comunque, almeno dalle domande poste, si è anche capito che I fantasmi di pietra non l'ha letto. Forse appena sfogliato. Troppo duro. Pietre, appunto, poco adatte ai tacchi a spillo.

Posted by Peter Kowalsky at 23:51 | Comments (0)