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20.11.06

Restyling

Quando cominciai a leggere La Stampa, l'unica frivolezza che si concedeva era la righina blu sotto la testata. C'era il supplemento TuttoLibri e TuttoScienze. Il primo in seguito diventò TTL e ampliò i suoi orizzonti. Poi, ben dopo tutti gli altri quotidiani, si affiancò il magazine Specchio che si distingueva da quelli del Corriere della Sera e di Repubblica, francamente inutili. Specchio invece era una cosa a parte: aveva un formato molto piccolo, quasi come Selezione, ed era rilegato con il dorso, sul quale venivano stampati i titoli degli articoli, che non erano altro che brevi monografie. Lo potevi leggere anche mesi dopo che reggeva davvero bene il tempo.
Poi hanno cominciato a inserire nel quotidiano le foto a colori, Specchio ha cambiato formato ed è diventato anche nei contenuti del tutto simile agli altri magazine che ti rifilano insieme al giornale, hanno tolto da TTL (di nuovo poi chiamato TuttoLibri) le sezioni sul gusto (Raspelli, Petrini, Massobrio, ecc.) e ieri la conclusione di questo processo di restyling, la nuova Stampa repubblicanizzata, formato tabloid.
L'unico miglioramento (anche LaStampa.it è stata in verità un po' migliorata) è stato fatto con le previsioni del tempo, ora molto più approfondite e anche con l'indicazione sul sorgere e sul tramonto del sole e della luna.
Ma perché nell'era della tv e di internet serve un quotidiano a colori? Che bisogno ho di vedere a colori la foto di Berlusconi o di Prodi o del Papa? Tutto ciò serve solo per inserire pubblicità a colori, distraendo dalla lettura che viene resa meno piacevole.
Quanto ai contenuti, nella nuova La Stampa praticamente solo "interviste", editoriali, analisi e approfondimenti davvero pochi.
Sicuramente a Torino sono più bravi nel restayling delle automobili...
Peccato davvero. [Un vecchio affezionato lettore]

Posted by Peter Kowalsky at 20.11.06 14:46

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