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04.08.04

Rio Azòn

Due cose mi stanno facendo incazzare: il clima e la segnaletica.
Non avrei mai pensato di patire il freddo in Spagna ad agosto. I 20/23° degli ultimi tre giorni non sono adatti alla mia tuta da moto per climi caldi. Sono costretto a mettermi anche la tuta da pioggia e, francamente, è piuttosto mortificante.
La segnaletica delle strade poi lascia spesso a desiderare, anzi nelle città fa proprio cagare. Entri in una città magari grande e scompare ogni indicazione della strada che stavi percorrendo; per ritrovarla la cosa più semplice è prendere l'autostrada e uscire subito dopo nella direzione giusta.
Stamattina avrei potuto pensare ai postumi di una sbornia, ma non era così: sembrava Germania. Nuvole basse che nascondevano la seconda linea delle colline, fattorie sperse tra i boschi e la strada ancora bagnata. Ma sono le Astrurie. Passaggio per il Pico d'Europa, zona quasi montuosa con strade godibili in moto.
Si scende poi verso la costa mentre un pallido sole cerca di farsi spazio tra nuvole che non ti fanno capire quando pioverà.
La mia guida dice che queste spiagge sono le preferìte dal jet set spagolo, che secondo me invece va in Sardegna.Tutta la costa nord della Spagna è un po' una delusione. Salvo solo San Vincent de la Frontera e Santillana, deliziosa nonostante il turismo mordi e fuggi che la invade in ogni angolo. A Santillana ci sono anche ben due Pusadas molto chic.
Verso sera deviazione dalla costa verso Burgos per vedere la Pusadas di Limpias, non distante da Bilbao. Quasi 150 euro oltre ad iva per un pallazzo non storico non li vale.
Non ci penso nemmeno a tornare sulla costa e proseguo per la stessa strada verso l'interno,incontrando una serie di paesini tranquilli. Mi fermo casualmente a Ramales de la Victoria davanti ad un piccolo albergo: è modesto ma decoroso e soprattutto ha posto per sistemare la moto. E poi c'è anche il ristorante.
Alle 21 scendo al ristorante, ma mi dicono che è un po' presto. Dirotto al bar per un bicchiere di blanco, e lì la prima sorpresa: su una mensola ci sono tutti, dico tutti, i single malt scozzesi. Strano penso, in un bar del genere e in questo paesino. Ci sono anche delle targhe di premi assegnati al ristorante. Bene, penso, forse si cenerà decentemente. Finalmente si va a cena e lì la seconda sorpresa: si capisce subito che non è il classico ristorante di disbrigo dell'alberghetto, ma un posto molto raffinato. E' chiaro che qui ci vengono da Bilbao se non addirittura da Madrid! Devo studiare attentamente il menù per capirci qualcosa e la lista dei vini (tutti spagnoli) è discreta, con bottiglie anche da 150/180 euro. Arrivano i piatti e sono deliziosi anzi, superbi! Il dessert è poi un capolavoro. Chiedo alla fine un Talisker, tentato dalla vista prima al bar dello schieramento di tutti lo stato maggiore delle Highlands, e me ne versano una quantità tale che è come che sul bicchiere ci sia scritto DOMANI MAL DI TESTA GARANTITO!
Pago il conto (che è il doppio del prezzo della camera) felice perché è stata una serata sorprendente. Ah, il ristorante è il Rio Azòn e il cuoco si chiama Enrique Galarreta.

Posted by Peter Kowalsky at 04.08.04 09:41

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