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08.03.05

La tisana

Ho dovuto, anzi voluto cedere sulla questione della donna, mi sono rivolta a Pier, l'ho implorato, mi sono mostrata come una donna debole che ha bisogno di "suo marito" (volevano che lo chiamassi marito. Ho fatto un po' la parte della donna sottomessa, quella che piace all'uomo musulmano.
Per fortuna avevo con me la mia tisana, una polverina che mi prendo con un pochino d'acqua. Senza non posso vivere. Non volevano darmela, mi hanno chiesto se era cocaina. Assaggiatela, gli ho fatto.
Loro mi dicevano di farmi la doccia, vogliono che le donne siano molto pulite (anche Saddam era un maniaco della pulizia, di quella femminile in particolare). Ma io la doccia fredda non me la volevo fare, ne avrà fatte tre o quattro (calde) in un mese.

Intervista a Giuliana Sgrena, di Riccardo Barenghi, La Stampa di ieri

Posted by Peter Kowalsky at 08.03.05 14:24

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