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03.07.04

Finanza creativa

Se ne va l'uomo della finanza creativa. E per colpa della creatività. Rimarrà nei libri di scuola per la legge che porta il suo nome (la prima, quella bis era davvero minore). Due interventi comunque inutili, anzi dannosi, specialmente perché non sono serviti ad incrementare gli investimenti importanti, ma solo a incentivare le speculazioni immobiliari. Ma si è mai capito dove stava la finanza creativa? Forse per le cartolarizzazioni? Per due condoni, uno successivo all'altro? Mah!
Comunque da quando Giulio Tremonti era al ministero molti contribuenti sono diventati più creativi, avendo capito che il condono (vero e proprio o nella variante del concordato preventivo) veniva istituzionalizzato.
Di buono lascia l'Ires (l'imposta sui redditi delle società), ma anche l'Ire (imposta sui redditi delle persone fisiche) rimasta incompiuta, che vanificherà gli effetti della prima.
Io lo ricorderò invece per aver abolito l'Imposta di Successione. E' vero, dava un gettito ridicolo. Ma era l'unica imposta "etica" del nostro ordinamento tributario. Quella meno medioevale, che aveva la parvenza di far partire tutti sullo stesso piano. O quasi. Ma era un'imposta quasi "comunista", e non erano più tempi.

Posted by Peter Kowalsky at 03.07.04 09:43

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