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02.04.03

Obiettivo Europa

Riprendo il post del 25 marzo (Il nuovo secolo americano) perchè ormai mi sono fatto alcune convinzioni sui motivi di questa guerra, anche leggendo un articolo tratto da Der Spiegel e pubblicato su Internazionale ("Il sogno americano").
Innanzitutto, questa guerra ha poco a che fare con l'attentato dell'11 settembre, perchè viene preparata molti anni prima (si veda la lettera a Clinton del Project for the New American Century del 26 gennaio 1998 e il progetto Rebuilding America's Defenses del settembre 2000).
Guarda caso questo PNAC che ha firmato la lettera a Clinton era formato da persone che oggi fanno tutte parte dell'amministrazione Bush: Dick Cheney (vicepresidente), Lewis Libby (capo dello staff di Cheney), Donald Rumsfeld (ministro della difesa), Paul Wolfowitz (vice di Rumsfeld), John Bolton (segretario di stato per il controllo degli armamaenti), Peter Rodman (responsabile delle questioni di sicurezza globale), Richard Armitage (vice ministro degli esteri), Richard Perle (presidente della commissione difesa), William Bristol (capo del Pnac e consigliere di Bush), Zalmay Khalilzad (ex ambasciatore speciale e responsabile del governo dell'Afghanistan e ora ambasciatore speciale presso l'opposizione irachena).
Ricordate il progetto dello scudo spaziale basato sulla difesa missilistica di papà Bush? Tutta roba del Pnac.
E comunque, se il vero obiettivo fosse il terrorismo, sarebbe questa la giusta strategia? Inimicarsi tutto il mondo arabo e fomentare nuovi attacchi terroristici?
Per questa amministrazione americana questo sembra un obiettivo in secondo piano, altrimenti sarebbe stato ben diverso negli ultimi l'approccio nella questione palestinese.
Ma cosa serve questa guerra in Iraq?
Secondo gli ideologi del Pnac la guerra preventiva ha come unico scopo il controllo delle riserve petrolifere di tutto il Golfo e forse anche del Caspio. Controllando il petrolio di quest'area si può agire sul prezzo: un prezzo più basso danneggerebbe la Russia, uno più alto l'Europa e il Giappone.
Ecco il piano per il dominio del mondo, un dominio non solo militare, ma sopratutto commerciale, politico, strategico e culturale.
Ma il vero obiettivo di tutta questa strategia è l'Europa, che dopo la fine della guerra fredda è l'unico (in prospettiva) potenziale competitore degli USA.
Altri link utili (tutti documenti ufficiali): la guerra preventiva di Bush, il contenimento delle armi di distruzione di massa, obiettivi e danni collaterali.

Posted by Peter Kowalsky at 02.04.03 14:45

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