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21.08.05

Beffe

Piove, e piuttosto di vedere la tv leggo tutto quello che trovo sul divano. Tra cui l'ultimo Espresso, dove mi inbatto in un articolo a firma di Gabriele Isman dal titolo "L'autovelox si beffa così" e sottotitolo "Fiorisce il commercio di gadget e apparecchi elettronici per eludere i controlli stradali". Interessante - penso - e comincio a leggerlo.

Giorni di partenze e di ritorni: almeno cinque milioni di veicoli in marcia sulle strade e autostrade secondo le statistiche di stagione. Ma per qualcuno sarà un viaggio più tranquillo e assistito: bastano poco più di 100 euro per un telefonino o un palmare di ultima generazione per assicurarsi la moda più in dell'estate tecnologica e un rimedio contro i circa 400 autovelox fissi che presidiano le starde italiane. Il trucco sta nel software del Tom Tom, il più diffuso tra i navigatori satellitari, opportunamente modificato.

E ancora:
Ma su Internet si trovano già le schede non originali: il prezzo del prodotto "taroccato" si aggira sui 50 euro. Insomma con 100 euro, i pirati dell'autovelox ne risparmiano almeno 357, il valore della multa per chi supera i limiti di velocità...

E ora l'apoteosi:
Il software del Tom Tom è stato modificato da qualche esperto di informatica che ha inserito un file scaricabile da Internet con la mappatura delle postazioni fisse degli autovelox.
Il Tom Tom a prova di autovelox non si trova dunque in vendita nei negozi. Ma sul Web è possibile trovare facilmente chi ne altera la versione.

Ora, o il giornalista non ha mai provato il Tom Tom e non sa di cosa parla, o non sa spiegarsi bene.
Intanto i prezzi che vengono dati nell'articolo non so a quale mercato si riferiscano, ma non certamente alla UE. E poi niente taroccamenti (al massimo il software piratato, come qualunque altro software), ma soprattutto nessuna "alterazione della versione".
I POI (point of interest) possono essere inseriti da qualunque utente oppure più semplicemente si trovano ad esempio su poigps.com e nascono dal contributo di tutti coloro che posseggono e usano Tom Tom Navigator e vogliono segnalare un qualunque punto di interesse.
Quanto all'affidabilità del POI degli autovelox, ho seri dubbi, e non starei tanto tranquillo.
E poi non serve avere Tom Tom per un tatabase degli autovelox: questo di Motorsport.it fa' già capire il grado di affidabilità di questi elenchi.
Mi chiedo solo: ma uno che non capisce nulla di informatica e tecnologia e legge l'articolo di Isman penserà davvero che l'autovelox si può beffare così?

Posted by Peter Kowalsky at 21.08.05 09:48

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