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14.02.05

Ricordo?

Ho aspettato che un'intera scatola di Biochetasi facesse effetto e mi passasse un po' il senso di nausea dei giorni scorsi.
La Giornata nazionale del Ricordo è stata una prova di rara demagogia da parte di tutti, almeno stando ai Porta a Porta e ai tg visti.
D'accordo le foibe, va bene gli esuli, ma non si è andati oltre.
Chi erano questi italiani d'Istria e di Dalmazia? Erano davvero "italiani"?
L'Italia del 1945 non aveva capito chi erano questi esuli istriani e dalmati, figurarsi l'Italia di oggi che guarda commuovendosi il Cuore nel pozzo ma tutto finisce lì.
E' difficile comprendere quello che è accaduto attorno a questo confine orientale, dove l'italianità non è etnica ma culturale, dove si viveva e ragionava in modo multilinguistico e multiculturale, dove l'unica certezza era la mescolanza, un po' come l'acqua della laguna, un po' dolce e un po' salata.
C'era un buco nero alla fine della guerra, oggi è diventato ancora più grande, nonostante la Giornata del Ricordo.
Eppure bastava andare, adesso, nella provincia di Trieste sul confine sloveno, girare per i paesini con cartelli in lingua slovena, sentire la gente parlare tra di loro in sloveno e con l'ospite in dialetto veneto (non in italiano), per capire un po' meglio che a volte "italiano" può essere un po' diverso da quello che pensa Tremaglia.

Posted by Peter Kowalsky at 14.02.05 06:37

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