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03.07.02

Il senso dello Stato

Il nuovo caso Scajola, all'interno del caso Biagi, può servire anche per riflettere su questo governo, su questa classe dirigente, ma non solo.
Innanzitutto, la persona in questione è sempre apparsa inadatta al ruolo che doveva ricoprire, incapace di dare fiducia per i continui sproloqui da un anno a questa parte.
Il responsabile della sicurezza non l'ha garantita ad un cittadino (non so se anche uomo dello Stato) e addiruttura, morto, lo dileggia.
Il governo interviene come se fosse una questione privatistica, mettendo in scena la burla delle finte dimissioni.
L'opposizione non sa cosa fare, non si compatta, preferisce aspettare.
Il Presidente della Repubblica si rivela inadeguato a sorvegliare un governo di queste fattezze, i suoi ammonimenti sembrano prendere altre direzioni.
La gente se ne sta svogliatamente alla finestra. D'altra parte molti di coloro che hanno voluto questo governo non lo hanno fatto per l'ingordigia delle promesse di Berlusconi? Il contratto con gli italiani al costanzosciò in quale cassetto è finito?
Ed ora, pensando al senso dello Stato, di questo stato stile Enron, quanto è amaro rimpiangere gli uomini democristiani di un tempo!
Per riflettere un po', il commento di Curzio Maltese, di Ezio Mauro, di Massimo Giannini, di Pierluigi Battista. Quelli di Giuliano Ferrara scaricando Il Foglio del 2 luglio in versione PDF.

Posted by Peter Kowalsky at 03.07.02 09:29

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