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27.11.03

Euroscontro

Ieri l'Ecofin, cioè la Commissione dei ministri delle finanze UE, ha votato contro le richieste della Commissione e della Banca Centrale Europea di applicare le sanzioni a Francia e Germania per aver superato il 3% del deficit/pil nel 2002, come previsto dal Patto di stabilità.
Contrariata la Commissione (Prodi: scelgono le regole come i piatti al ristorante") e la BCE (Trichet: "comporta gravi rischi per la moneta unica"). Commenti positivi da alcuni governi (Italia) e industriali.
Linea defilata per i governi di Francia e Germania, che da soli fanno mezza Europa della zona Euro.
Per il resto molto, strano silenzio.
D'altra parte l'unica preoccupazione della BCE è il mantenimento della stabilità dei prezzi e cioè l'inflazione, senza quasi nessun'altra strategia di politica economica, anche perchè è una banca fatta ad immagine e somiglianza della Banca Centrale Tedesca.
Tremonti dice che il Patto non è in discussione, ma serve maggiore flessibilità.
Chi ha ragione? Difficile dirlo.
E' meglio chiedersi chi ci perderà da questo precedente. Probabilmente i Paesi più deboli, tra cui l'Italia, che potevano giustificarsi politicamente per l'adozione di politiche di bilancio restrittive, e quindi impopolari, puntando sui vincoli del Patto di stabilità. Ora, se si diffonderà lo stimolo ad aggirare il Patto, i governi che lo faranno dovranno assumersi le loro responsabilità politiche.
E si vedrà quali risultati otterranno quei Paesi, come l'Italia, che ritengono che senza il Patto l'economia crescerà meglio e i conti pubblici ne beneficeranno grazie ad una politica fiscale espansiva.
Tremonti ha già pronta la riforma fiscale dal 2004 (solo una parte in verità) e il condono fiscale anche per il 2002. Ma questo è un altro discorso.
Il fatto è che l'effetto domino contro l'Euro è cominciato ieri.

Posted by Peter Kowalsky at 27.11.03 14:26

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